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venerdì 30 ottobre 2015

Maria Valtorta sono veri i suoi scritti!?

Maria Valtorta un esempio da seguire per i veggenti di oggi!
Qui potete trovare una parte dei testi 



In questi giorni per la prima volta sto leggendo gli scritti di Maria Valtorta, e devo dire di aver trovato i contenuti assolutamente veritieri non solo alla tradizione dei Vangeli, ma anche alla Verità della Parola di Cristo Dio.
Ovviamente ogni profeta ha il suo modo personale di scrivere, che si vede chiaramente, nel quale si innesta la parola e il racconto di Gesù, anche se bisogna dire che la Valtorta non era analfabeta come spesso si vede nei profeti, ma molto istruita, con un forte formazione classica, e sicuramente conosceva bene le sacre scritture, ma l'aggressione subita la trasforma in una martire, poi il suo donarsi a Cristo le permette di conversare con il Signore, e ricevere da Lui un ulteriore parola sulle vita di tutta la comunità sotto le direttive di Gesù, con specifiche ben chiare. In pratica l'evangelo è ispirato dallo spirito santo e direi una ritrascrizione più dettagliata dei vangeli stessi, non posso escludere che forse una parte dei testi siano suoi diretti pensieri ragionamenti sui Vangeli stessi, ma non posso dubitare che le conversazioni e il testo che non rientra nei vangeli classici canonici non siano autentici, anzi dico che sono vera parola di Cristo. Come ho sempre detto, un qualsiasi profeta o santo, può ricevere parola dallo Spirito Santo, e allo stesso tempo può scrivere di suo pugno, con la sua mente, altre considerazioni, l'importante è non mescolare i dialoghi con con i propri pensieri e distinguere chiaramente gli uni dagli altri. Perché non sempre il dialogo può corrispondere al proprio personale pensiero, che rimane sempre valido, ma è un po di parte.

Dall'iniziale lettura di questi libri, devo dire che sono una forte fonte di ispirazione, e possono molto aiutare gli esegeti a comprendere molte cose, della scrittura, molto interessante è la parte relativa all'apocalisse, dove veramente si vede chiaramente delle delucidazioni che solo lo Spirito Santo poteva dare. Se gli esegeti e teologi leggessero i testi in associazione all'apocalisse stessa forse se hanno la giusta istruzione spirituale, cioè potrebbero cogliere quello che è la verità che si cela, sempre che ovviamente ci sia l'illuminazione vera dello Spirito Santo potrebbero decifrarne il contenuto stesso. Per me è semplice questo libro come lo è l'Apocalisse stessa, per altri magari è già più difficile e duro, però è di grande aiuto.

Bisogna però come in tutti gli scritti di qualsiasi soggetto, porsi della domande d'obbligo quanto il soggetto conosceva già delle scritture prima di iniziare qualsiasi descrizione degli stessi. perché è indubbio che se una persona conosce già i testi, essa viene molto influenza dagli stessi, sicuramente come ho scritto sopra, la Valtorta conosceva bene le scritture per cui non si può dire non ha preso nulla, non è stata influenza da essa. Però questo non inficia per nulla i contenuti di questi suoi scritti che anzi vanno oltre la parola scritta nei Vangeli canonici. Sappiamo dalla vita della Valtorta che essa da minuziose descrizioni della sua visioni, indotte dallo Spirito Santo. Ovviamente è giusto dubitarne, perché anche la nostra mente in certe condizioni può essere portata a suggestionarsi, per cui un po di prudenza ci deve essere, ma qui l'importante non sono tanto le visioni, quanto i dialoghi storici dei vangeli stessi, quasi chela Valtorta abbia vissuto in quel tempo e trascritto quasi ogni parola della vita della Sacra Famiglia e di vari personaggi tra cui appunto gli Apostoli.

Ci sono parti in questi scritti che parlano molto chiaramente dello stato di prostrazione che il Signore e la Madre Sua dimostravano a quei tempi fino 1961 anno delle sua morte della Valtorta.
E ieri mi son detto con che coraggio certi veggenti oggi esistenti asseriscono certe cose:

"E in verità vi dico che ora è un momento in cui, per ordine del padre della menzogna, i suoi figli mietono fra le anime, che erano create per Me e che inutilmente ho fertilizzate col mio Sangue. Messe abbondante più che ogni diabolica speranza concepisse, e i Cieli fremono per il pianto del Redentore che vede la rovina dei due terzi del mondo dei cristiani. E dire due terzi è ancora poco."I Quaderni del 1943", pag. 395""

Ecco qui si evince bene che il Signore e la Madre S.Sma non piangeva solo all'ora ma sempre, specie in questa parte del tempo verso la fine di questi famosi 100anni di Satana, per cui se in quel tempo era prostrato nostro signore, figuriamoci oggi con il grande marcio che c'è ovunque, in questo si innesta un pensiero verso tutti i veggenti che sostengono che Nostro Signore e sua Madre sono sempre sorridenti e solo raramente sono piangenti, semmai è vero il contrario. Mi chiedo con coraggio i presunti veggenti di Medugorje testimoniano che la madre di Dio, è sempre sorridente e calma, quando Gesù vero Dio piange sempre? Figuriamoci Sua Madre, e poi qualcuno mi dice che sono esagerato e troppo duro.

Oltretutto devo dire che i suoi contenuti corrispondono molto ai miei, cosa curiosa, perché io mai lessi prima questi testi, per cui non potevo sapere nulla di questi contenuti. Anche se forse sotto un certo punto di vista, le mie conoscenze sono più evolute di quelle stesse date alla Valtorta e maggiormente descrittive per quello che riguarda sia la conoscenza specifica, ma sopratutto il vero senso della parola mistica che si nasconde nei Vangeli e nella Sacra Scrittura.

Ripeto reputo il testo fin ora qui letto, essere per me assolutamente autentico.


Nei prossimi giorni aggiungerò altro materiale.... a questo scritto....


Ma come dico sempre rimanete fedeli ai vangeli canonici, più che altro perchè sono i primissimi testi della Vera parola di Cristo... ora devo e voglio ben capire quanto c'è di lei e quanto c'è del Signore in questi suoi quaderni.


Ora vediamo di vedere i lati negativi di questi testi....

La parte che devo dire mi da un po da pensare, è quella descrittiva sia personale che delle visioni, dove la Valtorta fa uso massiccio della sue conoscenze, culturali e abbellendo molto il testo, le chiamo coloriture. Solitamente le visioni non sono mai così piene di particolari, e con così grande precisione di dettagli, per questo temo che la Valtorta in qualche modo abbia volutamente un pò infiorato tutto il discorso, relativo proprio alle visioni, aggiungendo parti che credo facciano parte più di una sua visione mentale che della sostanza delle visioni vere. Forse la veggente, in qualche modo voleva far assaporare le sue percezioni particolari avute durante tali visioni estatiche, per cui secondo me aggiunse in maniera abbondante contenuti suoi. Però secondo il mio punto di vista, questo modo di fare è errato, perchè qualcuno potrebbe avanzare l'ipotesi che molto sia frutto della sua fervida fantasia di scrittrice, non dimentichiamo che era molto abile, nell'uso della lingua e che aveva fatto studi  classici, sia sui vangeli che su opere di altri santi, per cui un certo inquinamento vi era. Bisogna essere onesti, non si può essere di parte e dire solo che tutto è bene, perchè finche parla della parola dettata da Gesù corrisponde alla vita di Cristo, ma poi ci sono molte parti aggiunte che non si trovano da nessuna parte, può essere benissimo che Nostro Signore abbia voluto aggiugere quello che gli apostoli non hanno scritto o che alcuni testi siano andati smarriti, possibilissimo. 


Un lato positivo della Valtorta

Continuando a leggere i libri ho notato e compreso che Dio ha scelto la valtorta proprio per la sua cultura, per dimostrare che non solo sceglie gli ignoranti ma anche i sapienti, per renderli umili e smaliziati certamente la Valtorta era ingenua, anche se acculturata, e non penso che il suo modo di porsi e scrivere era fatto per un qualche pensiero recondito, ma semplicemente perchè non aveva pensato a nulla di quello che poteva essere il futuro di questi suoi scritti.  questo gioca a suo favore, perchè non ponendisi il problema che la chiesa avrebbe potuto scatare come poi è stato questi suoi scritti, dimostra proprio la sua natura, e la sua non volontà di ingannare nessuno. Sopratutto per quello che è il pensiero spesso malizioso di certa chiesa, che oltre a non veder di buon occhio le donne per una forma di maschilismo sempre stato, ma anche perche essa probabilmente ha giudicato che il contenuto ridonandate e forse un po colorito pareva essere troppo per delle vere visioni e comunicazioni con Dio, oltre al fatto che i suoi racconti sono pieni di altre realtà mai viste nei vangeli, per cui per la chiesa è un testo molto interessante, ma pare che essa non lo possa considerare vero. 

Chi invece divide il testo è solitamente colui che riflette e conosce bene l'animo umano e sa quanto esso sia malizioso, per cui cerca di separare, la parola del Signore da un suo pensiero che potrebbe contaminare la parola data, mentre quando c'è ingenuità pura la persona mescola un po tutto, non badando a future problematiche, di questo tipo. In questo tipo di soggetto è fortemente prudente, cosa che nei profeti "estemporanei" chiamiamoli così, la prudenza non c'è, e scrivono di getto in un discorso continuativo, senza preoccuparsi di selezionare quello che appartiene a un loro pensiero da quello che appartiene al solo pensiero del Signore, e questa è la Valtorta come del resto tantissimi santi, anche del passato.  Ma in questo caso, come per quello di tantissmi santi, tutti hanno mescolato i loro pensieri involontariamente ed ingenuamente al contenuto delle parole, così, facendo tutto ha preso una forma più completa e meglio descrittiva, da un certo punto di vista. Anche se come detto sopra le due parti diventano irriconoscibili, però non possiamo dir che non sia vera la parola lasciata dal Signore, anzi continuo a dire che la Valtortà parlò realmente con Nostro Signore e penso anche che tutto sommato questo suo modo di scrivere continuativo senza far distinzione tra la parola del Signore e le visioni e alcuni suoi pensieri che rientrano in una forma maggiormente descrittiva per far comprendere meglio secondo il suo sentire, fosse nell'ottica di Dio, perchè altrimenti sarebbe stato il Signore a dir a lei di far separazione dalle sue parole e da quella donna che tentavano appunto di trasmerre al futuro lettore, le sue sensazioni di quelle visioni e parole del Cristo.

Oltretutto non si può escludere che il Signore non possa aver trasmesso ad altri suoi servi e serve, la sua conoscenza e realmente il suo vissuto, dopo tutto si trova scritto nei vangeli stessi che gli apostoli non poterono scrivere tutto quelli che erano stati gli insegnamenti di Gesù, per cui può benissimo essere che verso la fine di un periodo storico, abbia deciso di rivelare quello che era celato.  e che ci sarebbero voluto molti libri, questo fa ben capire che il Signore in diversi periodi della storia della chiesa, abbia voluto trasmettere delle verità che mancavano dai testi orginali, ritengo che questi libri siano autentici, forse alcune cose potrebbero lasciar un po perplessi, ma non c'è nulla che possa confutare quello che vi è scritto a meno che non sia lo Spirito Santo stesso a trovar qualcosa che non va.


Una precisazione voglio fare sul discorso visioni.   .....link..

Voglio però, dire una cosa, la parola di Gesù che dice beati voi che crederete senza vedere ha un chiaro e preciso segno distintivo, indica che anche se gli apostoli non avessero dato tutta la parola completa ma solo una sintesi, il fatto di dire dovete credere senza vedere perchè allora sarete beati, indica che in effetti non abbiamo bisogno di molte aggiunte, e che l'uomo doveva chiedere allo Spirito Santo per avere illuminazione volta per volta, ovvio che poi il Signore può far quel che vuole quando vuole, perchè è libero da noi, e svincolato da noi, non è alle nostre dipendenze, ma come ha detto LUI è qui per servici, per aiutarci ma siamo noi che dobbiamo accettarlo, non che LUI debba accettare noi. Quindi come in tutte le cose ci vuole prudenza. e' giusto il parlare di Gesù nei Vangeli quando dice la fede è credere senza vedere, il concetto è ampliato a tutto, se tu credi senza aver visto, udito, parlato, hai vera fede. Quindi la nostra fede è veramente certa quando non avendo visto e non avendo conosciuto, crediamo senza dubitare mai del Signore, questa è fede e non serve conoscere altro in più. Poi ovviamenteun approfondimento è sempre lecito, ma ricordiamo che Berdardette, Suor Lucia, ed altri non videro la manifestazione gloriosa del Signore, perchè conoscevano prima la sua potenza e la sua vita nel dettaglio, erano poveri in tutto e amavano con vera semplicità e con grande umilità e ingenuità il Signore, per cui sta tutto qui quello che il Signore chiede, nell'essere plasmabili da LUI e accettarlo come unico bene. 

Quindi se non credete a Gesù, nella semplicità, non crederete neppure con questi testi che possono spiegare di più.


Mi sono riproposto di agggiungere.... ho visto questo breve video, ma devo essere onesto non mi ha convinto per nulla...mi sembra un po troppo umano come discorso.


I gas dell'etere, intende dire dello spazio, i gas ammassati e compressi posso formare al massimo una massa calda accessa di gas, come una piccola stella, poi dice la rotazione, ha attratto a se in modo naturale altra materia presente attorno, quindi la grande fornace avrebbe creato una mega fusione del materiale che attraeva a se, rocce, pulveri ecc, è tutto logico, ma non vedo un aspetto divino in  questo, mi pare un discorso un po troppo umano. 

Io sono un po perplesso, non vedo nessuna spiegazione che non potesse essere conosciuta dalla stessa Valtorta in quegli anni e forse anche un po immaginata. 
Anche la conoscenza delle sorgenti termali, e di altre poco usate e poco conosciute, mi lasciano un po perplesso.


Ho letto il capitolo che riguarda quello che Cristo gli avrebbe detto di descrivere con minuzia di perticolari tutto quello che lei avrebbe visto e colto nelle sue visioni.

Devo dire una cosa, la questione non mi convince per nulla, per un motivo molto preciso, il Signore quando appare, non parla usando fronzoli, non ti mostra cose di nessuna importanza, va diritto all'essenziale, ti mostra come è avvenuta una certa situazione, ti fa rivedere e rivivere certe cose, ma quello che ruota attorno ad esse, cioè cose di nessuna importanza non te le mostra, perchè quello che importa è il centro nevraòlgico della questione è l'evento, non il contorno. Anche nelle sue parole Egli è diretto, non ama perdersi in sproloqui di nessuna importanza, parla con franchezza, con precisione spesso in parabole, ti spiega bene tutto, ma sempre riferito ad un insegnamento, il resto non conta nulla. Percui, temendo a non credere che quanto è stato rivelato in quel capitolo sia autentico, invece penso che la Valtorta essendo abile a scrivere bene in Italiano, e avendo anche una certa vena poetica, possa aver scritto che Gesù gli ha detto di essere molto dettagliata e scrivere tutto quello che lei percepiva e vedeva in queste visioni, questo, farebbe capire anche di darsi la possibilità di essere se stessa, cioè uan brava scrittrice, per cui ha aggiunto ai testi, coloriture che non era certamente incluse nelle manifestazioni divine, non dico che non le abbia avute, ma sicuramente ha aggiunto un po troppa vena poetica nei suoi testi. Cioè sono troppo ridondanti di particolari che sono fuorvianti, rispetto alla centralità del messaggio.


In sintesi:
In una parte dei testi letti, sono d'accordo con il contenuto, anche se c'è da dire che la Valtortà era un ottima scrittrice aveva fatto studi classici e conosceva molto bene le sacre scritture, e anche alcuni testi di santi/e. Questi fattori giocano a sfavore della Valtorta, perchè un discorso è una persona toltalemente avulsa dalla conoscenza anche basilare delle scritture, come poteva essere Lucia Marto, o Bernardette, ed altri, un conto sono le persone che hanno già una conoscenza sia della lingua, che delle scritture e vita dei santi. Dico questo perchè certamente un soggetto che ha già in se, nella mente registrata la conoscenza della sacra scrittura e le parole di altri santi, il rischio che ci sia una qualche contaminazione involotaria o volontaria, è molto elavato. La nostra mente è come un registratore, che al momento opportuno anche invontariamente è capace di estrarre da esso quello che gli serve, cioè nozioni apprese in precedenza, in questo caso diventa difficile poter dire, è tutta ora di Dio, o è in parte opera sua mente, anche un po fantasiosa, diventa difficile, infatti in certi suoi scritti, li trovo troppo semplicistici,e troppo ridondanti di particolari di nessuna importanza per essere parola di Dio, anche se una parte di essi penso che sia vera, ci sono diverse cose che poteva non sapere, ma certo che se non avesse letto le esperienze soprannaturali di altri santi, sarebbe stato meglio, per cui per dar un giudizio imparziale bisogna leggersi la storia e le conoscenze soprannaturali cche questi santi che lei lesse ebbero, togliere dai suoi scritti le eventuali coicindeze con essi, e quello che rimane potremo dire che è realmente parola di Dio a data a lei... 

Ritengo che quello che è importante è il suo sacrificio verso Cristo, più che i suoi scritti. 

Personalmente come ho già scritto, credo che una parte di questi sia autentica, come un altra parte c'è qualcosa che non quadra.


Meno la mente conosce e più alta è la probabilità che quanto scrivi è la verità.
La mente di uno studioso, ha un forte ascendente sul soprannaturale, tende sempre a imporre qualcosa di suo in esso, per cui è molto difficile poter dire quanto sia suo e quanto sia soprannaturale. 

Mentre una mente povera, ignorante, ha l'effetto contrario.

Per questo Dio predilige di gran lunga gli ignoranti ai dotti.

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Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!