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domenica 12 febbraio 2017

VEGGENTI CHE IMPONGONO LE MANI!!!



IMPOSIZIONE DELLE MANI, BENEDIZIONE ESORCISMO!!


Prima di tutto chiediamoci perchè l'imposizione della mani non la fa in luogo nascosto e non in pubblico, sembra quasi un intenzione propagandistica e una volontà di mostrarsi, per poi attirare ancora più folla e aver un interesse indiretto, l'autocompiacimento di aver fatto del bene, come se la grazie di Dio fosse di proprietà personale. Ricordiamo che queste cose andrebbero fatte in luogo idoneo altrimenti si diventa idoli delle masse e si fa peccato contro Dio di idolatria.

Vorrei prima di leggere quanto ho scritto sotto che leggeste questo articolo dire veramente interessante:




Quindi qui non c'è solo il problema dell'imposizione delle mani, ma anche di insensibilità e menefreghismo sia da parte dei presunti veggenti, che della gente che viene condizionata da questi, diventati idoli, ecco, si comprende bene, come la folla viene irretita a credere e a dar a questi ogni sorta di beni, sopratutto in danaro, facendo credere a loro, che lo Spirito Santo si comporta in modo indifferente verso il povero e l'ammalato. Anche il discorso dei rosari satanici, è una trovata per comperare e cambiare continuamente un rosario, sono tutte frottole, se la gente vedesse il rosario che l'Immacolata tiene in mano, tutto grezzo e per nulla bello, si potrebbe scambiarlo benissimo per uno di questi, quindi non sta nel simbolo che può esserci impresso nel rosario che ti porta satana in te, semmai è la superstizione, che questa gentaglia ti fa credere che induce in te satana, un rosario non fa proprio nulla di male, qualsiasi simbolo sia inciso su di esso, è la fede della persona che salva non certo le cose inanimate. Quindi non credete a chi vi dice comprate rosari, sono BUFALE! Poi oltretutto se andate a Medjugorje è a vostro rischio e pericolo che se sparite, nessuno vi viene a cercare e nessuno gliene frega nulla di voi. L'assenza totale di qualsiasi protezione per il turista, qualsiasi ospedale, clinica o quant'altro; dimostra che non vi è nessun reale rispetto per il prossimo, come invece accade in tutte le serie località religiose, dove c'è di tutto per tutelare la salute della gente, qui proprio nulla, il deserto più assoluto, è tutto precario al solo scopo di far tanti soldi, una volta terminato il suo ruolo religioso, tutto svanirà. Quindi attenti pellegrini che se ci rimanete, nessuno vi viene a cercare.

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Prima di riportare il testo decisionale della Chiesa cattolica c'è da porre il testo decisionale di Cristo cioè i suoi ordini e dico ordini, cioè comandi, non sono opinabili, non si posso cambiare, non posso essere presi e sostituiti con pensiero diverso altrimenti non si è in Cristo ma fuori di esso, e questo è certamente assodato, altrimenti in chi crediamo nell'uomo di chiesa, o in un Dio? 

Quindi viene prima di tutto del comando di cristo che gli evangelisti riportano nei vangeli, perchè se il vangelo è parola di Cristo, allora ad esso la prima che si deve adoperare per essere fermo punto di riferimento è proprio la chiesa, ma se essa, fa della parola di Cristo quello che gli pare, che parola trasmette quella di Cristo o quella voluta e cambiata nei secoli dal clero stesso?

Se Cristo è fulcro, roccia a baluardo della Chiesa, noi credenti cristiani cattolici, dovremo essere coerenti con il contenuto dei Vangeli, altrimenti che professione di fede testimoniamo? Non certo quella di Cristo, ma del clero che l'ha cambiata a suo uso e consumo, non per nulla in apocalisse Giovanni dice che Dio gli ha mostrato che un giorno qualche messaggero porterà un nuovo vangelo quello eterno, evidentemente c'è la necessità di ripetere a posto le storture che il clero ha insegnato al mondo e distorto il vangelo lasciato dagli Evangelisti, ma noi credenti dobbiamo stare a quanto questo vangelo ci insegna essere più più rigorosi possibile, essere più uniformati alla volontà di Cristo, specialmente in un tempo come quello attuale dove regna la confusione.

vediamo cosa Cristo ha insegnato ai suoi apostoli e cosa essi hanno trascritto nei vangeli e nelle scritture affini, ma sempre primi tra tutti sono i vangeli fondamento della Parola di Cristo, dove li ci sono i suoi comandi i suoi ordini che non transigono come qualcuno furbetto vorrebbe addurre, che i comandamenti sono troppo rigidi per essere di Dio, insomma siamo sempre alla solite per bestemmiare Dio si trova sempre il mondo. 

Vediamo cosa ci dice Cristo, per altro notate che nel testo della chiesa, questo passo del vangelo manco esiste.

Marco 9,38; Apostoli:
Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel Tuo Nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri”. 

Ma Gesù disse: “Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio Nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi, è per noi. Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio Nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa”.

chi non è contro di noi, è per noi“, qualcuno dice che questa espressione da autorità e forza al Collegio Apostolico, alla Chiesa. Si ma questo non intende dire che il collegio apostolico debba cambiare i comandi che Cristo ha ordinato, assoluto NO!!! Il Collegio apostolico si deve mantenere esattamente su quanto Cristo ha ordinato non cambiare astutamente la parola di Cristo come gli come al collegio apostolico, perchè questa frase persa fuori dal contesto e contestualizzata in altro ambito cambia completamente il senso della frase, e per questa frase si può intendere che Cristo lascia alla chiesa, completa libertà di mutare quello che vogliono, niente affatto!!!  Perchè altrimenti non avrebbe detto "Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio Nome e subito dopo possa parlare male di me" questa è la parte importante e portante della frase e del pensiero reale, non la seconda parte, che semmai sottolinea il fatto di dire che se coloro fanno questo in Nome di Cristo lo fanno per Cristo cioè anche per la collegialità e non si può e non si deve vietarlo lo dice e lo comanda Cristo, quindi qualsiasi presa di posizione diversa da questa volontà, va contro Cristo e non è in Cristo, la chiesa può aver interpretato come a voluto tali parole,(per motivazioni diverse) ma non sono le parole, ne i comandi Cristo questa è la Verità!!!! E di qui non si schioda; o si segue Cristo o si segue la collegialità apostolica, ma ricordiamoci che chi pratica la parola del Verbo, deve per forza di cose seguire i comandi di Dio e del suo Cristo, non può far come gli comoda meglio.


Gesù  a Pietro: "Posso fare delle mie cose quello che voglio?" 

In questa risposta stizzita di Cristo a Pietro già si ravvisava un atteggiamento dei futuri pontefici, che volevano comandare su Cristo, e che hanno volutamente modificata l'interpretazione dei vangeli come è gli è meglio venuto utile. 

Lo Spirito soffia dove vuole” e in contrapposizione al desiderio di Mosè: “Volesse Dio dare a tutti il suo Spirito!” (Numeri 11:29).

Anche questa espressione indica che Dio predispone le sue cose dove egli vuole, quando egli vuole, in barba a chiunque, la stessa risposta che in sostanza ha dato Gesù a Pietro fa quello che Egli vuole, non quello che il clero vorrebbe che Egli facesse, Dio non è condizionato dalle scelte degli uomini. Quindi attenzione quanto Cristo ha disposte sia per l'esorcismo o benedizione che sia verso chiunque è stato un ordine perentorio che il collegio dei vescovi dica o non dica è parola del Verbo e dico dico nessuno può mettere altra decisione diversa, perché poi il clero risponde anche di queste interpretazioni malevole. Cioè ripeto se il clero in tanti secoli ha prodotto leggi diverse e difformi dalla parola di Cristo tutte queste sono invalide e non hanno nessun valido fondamento, perché solo la parola di Cristo vale, e nulla di più, perché la chiesa non è stata fondata da un uomo, ma voluta e fondata da Cristo che è Figlio di Dio e Dio con Dio. E nessuno mi può contraddire perché il Clero sa benissimo che questa è la verità sacro santa.

Senza Cristo nessuna chiesa esiste, sia chiaro! Per cui bisogna porsi in Verità un pensiero, conta di più i comandi, gli ordini di Gesù Cristo vero Dio, o delle decisioni postume della chiesa, dopo la sua fondazione?  Noi credenti chi preghiamo, la Chiesa o Cristo? 
Da chi riceviamo le grazie dalla Chiesa o da Cristo?  In Nome di chi si consacra le specie sacre, Vino e Pane, acqua, olio, sale, nome del pontefice o in nome di Cristo? La legge di Cristo è quella. stabile ed immutabile.

Il problema qual'è fondamentalmente che la chiesa asserisce che chi non è nel pensiero della chiesa è fuori dalla chiesa, ma allora tale prerogativa intimidatoria della chiesa, si può rigettare sulla chiesa, la stessa affermazione di essa, Chi non è di Cristo è fuori di Cristo. Per cui con questa dichiarazione allo stesso modo la chiesa si mette da sola fuori da Cristo, non si scappa la logica è quella.

La questione di imporre le mani, benedire o esorcizzare che in pratica è la stessa cosa, perché eserciti in nome di Cristo e per suo conto il potere di Dio.
Anche quando una persona augura ad un altra e la benedice, impartisce in realtà la benedizione di Dio, fa esattamente questo, sono sempre benedizioni che noi facciamo in nome di Cristo o del Padre, hanno sempre questo senso:
“Che Dio ti benedica, ora e sempre” ecc.


Ora il problema qual'è?
Capire se quanto la veggente Vicka fa essa lo può fare o no!
L'unico modo per sapere se è valida agli occhi di Dio tale imposizione della mani, sta solo in quello che lei afferma, cioè nella parole che lei dice, verso costoro che si sottopongo o sottomettono alla sua volontà. Bisognerebbe effettivamente conoscere quali parole la Vicka dice quando fa questa operazione, perché se essere non sono conformi al rito conosciuto, quello che costei fa non è valido. Ma se per caso essa pratica la benedizione ed imposizione con frasi contenenti la parola del vangelo cioè quanto Cristo ha detto e fatto, la sua benedizione e imposizione delle mani è valida, questo lo si rileva proprio dalle parole stesse di Cristo nel discorso dell'esorcismo. Così non solo costei può benedire o esorcizzare in nome di Cristo, ma qualsiasi altro soggetto laico, perché se stiamo alle esatte parole di Cristo questo dicono: Ma Gesù disse: “Non glielo proibite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio Nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi, è per noi. Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio Nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa”.

Quindi l'unica cosa è accertarsi cosa la veggente afferma, prima di dire si o no, se questa imposizione è valida o meno.

 Il soggetto che esorcizzava fuori dalla comunità degli Apostoli, non è un seguace diretto di Cristo, quindi non è apostolo, ma uno che comunque sia crede in Lui, e Gesù ordina, dico ordina, agli apostoli, di lasciarlo fare, nel esorcismo, quindi nelle benedizioni. Ora che la chiesa disponga diversamente è un altro discorso, ma Cristo che è Dio, ha comandato altro. 

Ammettiamo che sia possibile benedire ed imporre le mani come fa la Vicka, se fosse possibile allora tutti lo possono fare, come Cristo ha detto verso l'esorcista estraneo, perché se siamo coerenti alla sua Parola di Cristo quello che vale sopra tutti e sopra anche al Vicario è la sua Parola, dovremo stare al suo comando al suo ordine. Ora cosa differenzia la benedizione, imposizione e l'esorcismo, di un laico rispetto ad un consacrato? Stando alla parole di Cristo nulla in effetti, perché quello che conta sta nella sue parole, ""Non glielo proibite...” quindi deve essere fatto tassativamente in Suo Nome altrimenti nessun esorcismo o benedizione fatta da chicchessia è valida che sia il clero o il laico, non cambia nulla, in Nome di Pietro non si esorcizza, perché Pietro non è Dio, anche se fu un apostolo, quindi in nome di Bergoglio, non fa effetto così anche in nome di qualsiasi altro pontefice o sacerdote.


Ora in che modo una persona fa questo atto, di benedizione o esorcismo, Gesù in altro posso in certo qual senso ce lo fa capire dicendo non tutti quelli che diranno Signore...”



Allora c'è da chiedersi in effetti cosa può determinare l'invalidità di tale cosa? L'unica cosa che può ledere o inficiare una benedizione, imposizione o esorcismo, sta nella parole che si dicono per ottenere la grazia, quindi si deve sapere esattamente cosa la Vicka dice quando fa questa operazione, se il suo dire e il suo parlare è in linea perfetta con quanto sono state le parole di Cristo stesso, cioè se lo fa in nome di Cristo possiamo dire che è valido, altrimenti no. 

Per chi mi risponderà ma la chiesa ha deciso diversamente, sia sulla benedizione che sugli Esorcismi rispondo così, la chiesa su chi si poggia, su Cristo o sul Papa? Chi fornisce il poter del miracolo ai santi della chiesa, verso chiunque, la Chiesa o Dio? Chi ha lasciato la parola di Dio al mondo, Cristo o gli apostoli? Perché Cristo permise che tutti potessero in Suo Nome svolgere un attività che poi la chiesa ritenne solo di suo appannaggio? Il motivo è semplice
la chiesa quando si costituì, vide che tal volta i laici era più bravi degli stessi sacerdoti, per cui per una forma di tutela e per concentrare su se stessi solo questo diritto ha inventato la questione che solo essi possono far ciò, è proprio un invenzione, perchè se stai alle parole di Cristo, quello che il Clero ha deciso è una menzogna, un invenzione atta solo a spostare su di se tutta l'attenzione e togliere ai laici la possibilità di svolgere quanto Cristo aveva lasciato per tutti, coloro che gli credono.

Il fatto stesso che Cristo, lo abbia comandato, fa capire anche che qualsiasi decisione presa da qualsiasi appartenente alla chiesa diversa della sua parola è invalida, proprio perchè è Cristo quale Dio e fondatore della Chiesa che ha deciso ciò, per cui noi umani non abbiamo il potere ne il diritto di cambiare una sola parola di Cristo, semmai l'unica cosa che si può fare è capire ed interpretare correttamente la parola di Cristo ma non cambiarla in nessuno e dico nessuno è Cristo, nessuno nella chiesa può cambiare un solo Iota. 

C'è però una cosa interessante da capire, mentre nel caso degli esorcismi Cristo concede anche ai laici, di esorcizzare in Suo Nome, ma nel caso del battesimo e di altre specificità quale il creare apostoli, lo può fare solo un apostolo che abbia ricevuto da Cristo mediante la lavanda dei piedi, l'atto di consacrazione ad apostolo, sono sicuro che S.Paolo non sia stato "battezzato" o consacrato ad Apostolo come Gesù fede con ognuno dei 12, perchè nessuno di loro capì realmente cosa Cristo fece a loro, riporto il link della lavanda dei piedi, così si capisce di cosa parlo.  Questa differenziazione fa capire che se da un lato cristo concede anche al popolo di proteggersi mediante l'uso dell'esorcismo, ma dall'altro conserva nei suoi 12 apostoli e nei futuri apostoli e consacrati un potere differente, cosa voglio dire. Se leggete bene il passo linkato del vangelo che io ho intepretato, vi accorgerete che l'atto che Gesù fa agli apostoli è di trasferimento del potere stesso di Cristo, come dire mediante questo rito dell'acqua, voi diventate "come me" non Dio, ma appartenenti al mio fondamento, che è ben di diverso che il solo amministrare in suo nome l'esorcismo, molto diverso, perchè in questo caso, si dispone di un potere superiore, ma comunque sia, la questione sul comando non cambia perchè tutto viene da Cristo e a Dio torna; cambia però il valore agli apostoli solo a loro concesse questo privilegio, agli altri per quanto ha dato di essere anch'essi in nome Suo esorcisti, ma essi non sono fondamento con Cristo, e questo ha un valore molto più grande e un significato bene più profondo, non mi soffermo a spiegare cos'è il fondamento anche se qualcosa ho scritto, ma approfondirò molto di più in altra sede. 

Quindi non si può essere cattivi sempre anche nei confronti dei Veggenti di medjugorje, bisogna essere giusti, se no altrimenti si può pensare che sei contro di loro tucur, non è così, se le parole che affermano sono in linea con i dettami di Cristo, e se quanto fanno è fatto in nome di Cristo e per Cristo allora chiunque di noi può esorcizzare, perchè le parole di Cristo sono il cardine fisso e fermo, su cui tutta la chiesa è fondata e di li non si scappa.


Ora vi propongo il testo che che la Chiesa impone ai chi si pone sotto la sua autorità e la riconosce come Chiesa, io farei una distinzione, un conto è dire Chiesa di Cristo e un conto dire Chiesa degli uomini, si perchè la chiesa di Cristo non può essere contro Cristo e non può dir una parola diversa dalla volontà espressa da Cristo nei Vangeli o dell'antico testamento. Se invece si parla della chiesa degli uomini allora i discorsi posso cambiare perchè essa può prendere i suoi pensieri, idee, scritti dovunque essa le aggrada, e non detto che Creda tucur a Cristo e quindi applichi una legge fatta persona sul pontefice e successori, cucitasi addosso da secoli e secoli di padri della chiesa, che hanno elaborato i concetti di Cristo fino al momento in cui questi sono stati totalmente snaturati, a seconda delle esigenze di tal papato, e di tal vescovo, quindi in sostanza ci troviamo innanzi a due chiese nella stessa chiesa, quella dei primi apostoli, che seguono alla lettera Cristo (ma temo che di questo moto dello spirito esista oramai solo sulla carta) e quella dei nuovi apostoli che hanno adattato la parola di Cristo alle loro esigenze e spesso hanno pure imposta con la forza o con la scomunica. Bisogna capire a quelle delle due chiese questo testo sottostante è accreditato, perchè se si accredita alla chiesa di Cristo esso è totalmente fuori da Cristo, se invece appartiene all'altra cambia discorso. 


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Solo il Ministro può imporre le mani: nascita e tradizione di questo ATTO Sacramentale

Al fine di chiarire una volta per tutte che NESSUN LAICO può imporre le mani su altri laici o sui Sacerdoti o Consacrati, riporteremo qui una serie di Documenti validi.... cominciando con questa COSTITUZIONE APOSTOLICA di Paolo VI che spiega le origini e la tradizione di questo gesto che è un atto SACRAMENTALE...

La partecipazione alla natura divina, che gli uomini ricevono in dono mediante la grazia di Cristo, rivela una certa analogia con l'origine, lo sviluppo e l'accrescimento della vita naturale. Difatti i fedeli, rinati nel santo Battesimo, sono corroborati dal Sacramento della Confermazione e, quindi, sono nutriti con il cibo della vita eterna nell'Eucaristia, sicché, per effetto di questi Sacramenti dell'iniziazione cristiana, sοnο in grado di gustare sempre più e sempre meglio i tesori della vita divina e progredire fino al raggiungimento della perfezione della carità. Molto giustamente sοnο state scritte in proposito queste parole: Viene lavata la carne, perché l'anima sia liberata da ogni macchia; viene unta la carne perché l'anima sia consacrata; viene segnata la carne, perché anche l'anima sia rinvigorita; la carne è adombrata dall'imposizione delle mani, perché anche l'anima sia illuminata dallo Spirito; la carne si pasce del corpo e del sangue di Cristo, perché anche l'anima si nutra abbondantemente di Dio (TERTULLIANO, De resurrectione mortuorum, VIII, 3: CCL, 2, p. 931).

Il Concilio Ecumenico Vaticano II, nella consapevolezza delle sue finalità pastorali, ha fatto oggetto di particolare cura e attenzione questi Sacramenti dell'iniziazione, prescrivendo che i relativi riti fossero sottoposti a opportuna revisione, perché fossero più adatti alla capacità di comprensione dei fedeli. Poiché dunque è già entrato nell'uso liturgico il Rito del Battesimo dei Bambini, nella nuova forma preparata per disposizione dello stesso Concilio Ecumenico e pubblicata per Nostra autorità, appare conveniente pubblicare il rito della Confermazione, al fine di mettere in debita luce l'unità dell'iniziazione cristiana.

Per la verità, alla revisione delle modalità della celebrazione di questo Sacramento è stato dedicato nel corso di questi anni un grande e accurato lavoro; l'intenzione era ovviamente quella di procurare che più chiaramente apparisse l'intima connessione di questo Sacramento con l'intero ciclo dell'iniziazione cristiana (Cf CONC. VAT. II, Const. Sacrosanctum Concilium, 71, AAS 58 (1964), p. 118). Ora il nesso, che collega la Confermazione con gli altri Sacramenti del medesimo ciclo, non solo risulta apertamente dal fatto che i riti sono meglio coordinati tra loro, ma appare anche dai gesti e dalle parole, impiegati per amministrare la Confermazione. Ne risulta infatti che i riti e le parole di questo Sacramento esprimano più chiaramente le realtà sante da esse significate, e il popolo cristiano, per quanto possibile, riesca a capirne facilmente il senso e a parteciparvi con una celebrazione piena, attiva e comunitaria (Ibidem, 21, p. 106).

E appunto questa imposizione delle mani che giustamente viene considerata dalla tradizione cattolica come la prima origine del Sacramento della Confermazione, il quale rende, in qualche modo perenne nella Chiesa la grazia della Pentecoste.

Da tutto ciò appare evidente la speciale importanza della Confermazione ai fini dell'iniziazione sacramentale, per la quale i fedeli, cοme membra del Cristo vivente, a lui sono incorporati e assimilati per il Battesimo, come anche per la Confermazione e l'Eucaristia (Cf CONC. VAT. II, Decr. Ad Gentes divinitus, 36. AAS 5S (1966), p. 983). Nel Battesimo i neofiti ricevono il perdono dei peccati, l'adozione a figli di Dio nonché il carattere di Cristo, per cui vengono aggregati alla Chiesa e diventano, inizialmente, partecipi del sacerdozio del loro Salvatore (cf 1 Pt 2, 5.9). Con il Sacramento della Confermazione, coloro che sono rinati nel Battesimo, ricevono il dono ineffabile, lo Spirito Santo stesso, per cui sono arricchiti di una forza speciale (CONC. VAT. II, Const. dogm. Lumen Gentium, 11, AAS 57 (1965), p. 15), e, segnati dal carattere del medesimo Sacramento, sono collegati più perfettamente alla Chiesa (Ibidem.;cf Decr. Αd Gentes divinitus, 11, AAS 58 (1966), pp. 959-960) mentre sono più strettamente obbligati a diffondere e a difendere, con la parola e con l'opera, la loro fede, come autentici testimoni di Cristo (Cf CONC. VAT. II, Decr. Presbiterorum Ordinis, 5. AAS 58 (1966), p. 997). Infine la Confermazione è talmente collegata con la Sacra Eucaristia che i fedeli, già segnati dal Santo Battesimo e dalla Confermazione, sono inseriti in maniera piena nel Corpo di Cristo mediante la partecipazione all'Eucaristia (Cf Ibidem, pp. 997-998).

Il conferimento del dono dello Spirito Santo, fin dalle antiche età, avveniva nella Chiesa secondo riti diversi. Tali riti in Oriente e in Occidente subirono molteplici trasformazioni, ma sempre tali da mantenere intatto il significato di comunicazione dello Spirito Santo.

In molti riti dell'Oriente sembra che fin dall'antichità fosse più frequente, nel comunicare lo Spirito Santo, il rito della crismazione, che non era ancora chiaramente distinto dal Battesimo (Cf ORIGENE, De Principiis, I, 3, 2; GCS, 22, p. 49 sq.; Comm. in Εp. ad Rom., V, 8; PG 14, 1038: CIRILLO DI GERUSALEMME, Catech. XVI, 26; XXI 1-7; PG, 33, 956; 1088-1093). Tale rito è anche oggi in vigore presso la maggior parte delle Chiese Orientali.

In Occidente si hanno testimonianze molto antiche, relative a quella parte dell'iniziazione cristiana, nella quale fu poi ravvisato distintamente il Sacramento della Confermazione. Infatti, dοpο l'ablazione battesimale e prima della recezione del cibo eucaristico, vengono indicati molti gesti rituali da compiersi, come l'unzione, l'imposizione della mano e la «consignatio» (Cf TERTULLIANO, De Baptismo, VII-VIII; CCL, I, p. 282 sq.; B. BOTTE, La tradition apostolique de Saint Hippolyte: Liturgiewissenschaftliche Quellen und Forschungen, 39, Münster in W., 1963, pp. 52-54; AMBROGIO, De Sacramentis, II, 24; III, 2, 8; VI, 2, 9; CSEL, LXXIII, pp. 36, 42, 74-75; De Mysteriis, VII, 42; ibidem, p.106) che sono contenuti nei documenti liturgici (Liber Sacramentorum Romanae Ecclesiae Ordinis Anni circuli, ed. L.C. MOHLBERG Rerum Ecclesiasticarum Documenta, Fontes, IV, Roma, 1969, p. 75; Das Sacramentarium Gregorianum nach den Aachener Urexemplar, ed. H. LIETZANN: Liturgiegeschichtliche Quellen, 3 Müster in W., 1921, p. 53 sq.; Liber Ordinum, ed. M. Férotin: Monumenta Ecclesiae Liturgica, V, Paris, 1904, p. 33 sq.; Missale Gallicanum Vetus, ed. L. C. MOHLBERG: Rerum Eclclesiasticarum Documenta, Fontes, III, Roma, 1958, p. 42; Missale Gothicum, ed. L. C. MOHLBERG: Rerum Ecclesiasticarum Documenta, V, Roma 1961, p. 67; C. VOGELR ELZE, Le Pontifical Romano-Germanique du dixième siècle, Le Texte, II: Studi e Testi, 227, Città del Vaticano 1963, p. 109; M. ANDRIEU, Le Pontifical Romain au Moyen-Age, t. 1, Le Pontifical Romain du XIIe siècle: Studi e Testi, 86, Città del Vaticano 1938, pp. 274 sq. et 289; t. 2, Le Pontifical de la Curie Romaine au XIIIe siècle: Studi e Testi, 87, Città del Vaticano 1940, pp. 452 sq.) 
sia in molte testimonianze dei Padri. Da allora, lungo il corso dei secoli, sorsero discussioni e dubbi circa gli elementi che appartengono sicuramente all'essenza del rito della confermazione. 
Giova, pertanto, ricordare almeno alcune di quelle testimonianze, che fin dal secolo XIII contribuirono non poco nei Concili Ecumenici e nei Documenti dei Sommi Pontefici a illustrare l'importanza della crismazione, in mοdο però da non far dimenticare l'imposizione delle mani.

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Noi ovviamente siamo stati abituati che qualsiasi cosa esca dalla chiesa, sia sempre giusto, ma non sempre è così!!
Vediamo le ultimasse decisioni di Bergoglio cosa comportano e quali disastri portano e porteranno, quindi il popolo si deve sempre attenere alla vera parola di Cristo non cambiarla perchè un pontefice gli aggrada così, altrimenti non si è di Cristo e si fa quello che ci aggrada a noi di più.

Imparate bene il Vangelo e capirete se la chiesa è ancora realmente in Cristo!


Ripeto bisogna sapere cosa il veggente dice e con quale formula, non dico nulla di più, per non suggerire eventualmente, ma se la persona ha in se lo Spirito Santo certamente sa qual'è quella giusta . ;)

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Ho sempre scritto che personalmente divido i testi che Dio da me, da quelli che non sono dati da Dio a me, apponendo al testo il termine Messaggio, per far capire che il testo viene da Dio, mentre dove non vi è scritto"MESSAGGIO" sono io che scrivo e quindi da prendere con le pinze, non farò mai come facevano i profeti di un tempo che mescolavano i loro pensieri ai testi ricevuti da Dio , per cui tutto diveniva di Dio, anche le eresie, poi insegnate anche attualmente dalla chiesa ai successori."Bisogna anche dire che data l'istruzione che ricevetti da Dio fin da bambino, è indubbio che alle volte faccio uso di essa, però posso sempre errare, non sono Dio!